sabato 27 marzo 2010

GRAND THEFT AUTO III


RECENSIONE E VOTO RINNEGATI

venerdì 12 marzo 2010

OUTRUN 2


Piattaforma: X-Box
Data di pubblicazione: 2004
Sviluppo: Sega-AM2
Produzione: Sega

Outrun 2, seguito ufficiale del primo Outrun del 1986, è probabilmente il miglior racing game arcade della decade appena trascorsa. Quasi un reduce di un genere progressivamente messo fuori uso dalla proliferazione di noiosissimi e anonimi racing game simulativi. Purtroppo.
Che dire, un erede coi fiocchi. Un'esperienza audio-visiva straordinaria: dodici Ferrari, luci e colori inebrianti e orizzonti ispiratissimi che spaziano dalle Piramidi alla Torre Eiffel con una naturalezza disarmante. Uno splendore estetico unico armonicamente accompagnato da una delle migliori colonne sonore mai composte per un videogioco (che può contare, oltre alle insuperabili Splash Wave, Magical Sound Shower e Passing Breeze, il tiratissimo brano cantato Night Flight e un esplosivo remix guitar di Risky Ride...tanto per citare i due che preferisco).
Il gioco è rimasto concettualmente invariato (giustamente) rispetto al passato mantenendo la storica progressione a bivi che permette di non esibire tutto e subito ma di scoprirlo lentamente, così che anche alla decima partita affiorino nuove "emozioni".
Un tradizionalismo, però, svecchiato dalla derapage estrema che, oltre ad accentuare il senso di dinamismo e velocità, si erge a nuovo perno (quindi nuovo approccio al gioco) e simbolo di questo secondo episodio.
Terminata la modalità classica (come da consuetudine, cinque brevissimi siparietti in stile slapstick comedy a far da epilogo alle cinque destinazioni) si passa alla modalità missioni (come per Mario Kart, anche qui colpisce la maledizione dei riempitivi). L'impatto è molto positivo. Missioni varie e originali (perfino alcune con contaminazioni matematiche, che da sole valgono più di tutto il catalogo Training per DS), che fungono da piacevolissimi diversivi intrisi della medesima indole adrenalinica istintiva della modalità classica, si trasformano in una monotona sequela di copie delle stesse settate ad un livello di difficoltà così alto da diventare delle corse completamente mnemoniche (che necessitano la pianificazione, dopo l'ennesimo fallimento, di ogni frenata e ogni sterzata). Ridicolo. Ma sono "inezie" a lungo termine su cui si può (quasi, ho tolto mezzo voto per questo) soprassedere.

VOTO: 8