venerdì 22 gennaio 2010

ODDWORLD: ABE'S ODDYSSE


Piattaforma: PlayStation
Data di pubblicazione: 1997
Sviluppo: Oddworld Inhabitants
Produzione: GT Interactive

Avrebbe avuto tutte le carte in regola per essere un gran gioco, discepolo della filosofia platform amiga.
Abe è un protagonista irresistibilmente tenero e simpatico, il comparto grafico è rimasto (e rimarrà) indenne al decorso del tempo, l'atmosfera (grazie anche all'ottimo lavoro svolto sugli effetti sonori) è sensazionale, persino un efficace e originale sistema di poteri telepatici a far da valore aggiunto nello schema di gioco.
Purtroppo hanno sputtanato tutto con una meccanica di gioco che abusa spudoratamente del trial and error. E considerato il ritmo lento e il rigido controllo del protagonista potete immaginare quanto frustrante e tedioso possa essere memorizzare le locazioni e i pattern nemici per concludere livelli lunghi decine di schermate (dalla concatenazione ispirata ai puzzle games).
Un titolo eccellente nelle intenzioni, ma non nei fatti.

VOTO: 6

13 commenti:

  1. Concordo, il gioco era eccessivamente frustrante proprio per la legnosità del personaggio e dell'estenuante meccanica trial & error

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  2. Non l'ho mai giocato a fondo ma solo provato da amici, all'epoca non mi aveva particolarmente impressionato nonostante lo stile grafico fosse interessante: sembrava un gioco piuttosto noioso.

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  3. E dire che, al tempo, veniva considerato uno dei must have di punta per la PlayStation. Elencato insieme a Metal Gear Solid e Final Fantasy VII.

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  4. carino il tuo blog, mi sono appena addato come lettore fisso, se passi da me mi fai un piacere!

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  5. Complimenti per il tuo blog, ottime recensioni, finalmente diverse dalle solite (che ammetto stilare anche io sul mio blog). Mi sono aggiunto come lettore fisso, se vuoi passare anche da me sei ben accetto!

    Aspetto la prossima recensione con ansia!

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  6. I complimenti per il tuo blog sono scontati... ma te li meriti tutti, perciò mi aggiungo anche io alla lunga lista dei complimentosi, detto questo devo dire che non sono pienamente d'accordo con te su questo a mio parere splendido videogioco, con questo titolo PS1 hai tempi ci ho passato tantissimo tempo, e l'ho finito in tutte le maniere possibili godendomi i vari finali alternativi, la storia secondo me è molto bella un plot molto interessante insomma, e per quanto riguarda la console di casa sony platform 2d così ben fatti ne sono usciti veramente pochi! Questo titolo mi colpi sopratutto per il senso dell'umorismo che faceva traspirare da tutti i pori, per non parlare della meccanica di gioco poi perfezionata con l'uscita del secondo episodio. Ebbene si questo gioco era un gioco difficile, ma non impossibile, oggi siamo abituati troppo bene e magari siamo portati a scambiare una difficoltà più alta del normale con un gameplay malfatto e macchinoso :)

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  7. Troppi complimenti...così mi imbarazzi!
    Concordo sull'ottima vena umoristica (anche nera, alla Lemmings) che ho effettivamente un pò tralasciato perchè, comunque, non andava a modificare il mio parere sul gioco vero e proprio. Un gioco difficile proprio per il gameplay macchinoso, per la ripetitività forzata, lento e stanco...un agonia insomma. All'inizio promette bene, ma nelle fasi più avanzate i punti potenzialmente di forza divengono armi a doppio taglio soprattutto per la sequenzialità della progressione di gioco che porta il giocatore nelle profondità della frustrazione più depressa. Sensazione improbabile in generi più adrenalinici, come i picchiaduro, gli action, gli sparatutto ecc...dove la frustrazione è anche stimolo, piacere e soddisfazione, ma quasi mai noia e monotonia come nel caso di alcuni platform.

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  8. sai che non riesci a convincermi? :) ho un ricordo troppo bello di quel gioco, ma in fondo le cose tendo sempre a ricordarmele più belle di quello che effettivamente erano, è sempre stato uno dei miei limiti :)

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  9. Concordo a pieno con quanto detto nella rece da vanderboy! Purtroppo il gioco per quanto bene si presenti risulta essere troppo frustrante e quindi ti porta ad allontanarti da un titolo che avrebbe meritato tantissimo se non fosse stato per le meccaniche di gioco e il controllo legnoso del protagonista.

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  10. E' vero che questo gioco non era privo di difetti, ma a mio avviso è stato uno dei ghiochi più belli per la ps1....
    Aveva un'atmosfera unica...Io l'ho apprezzato ai tempi e lo continuo ad amare tutt'ora...nonostante è vero che abbia qualche difetto....ma chi non ne ha? :D
    Io sono molto affezionato al piccolo Abe!!!
    Ciao e complimentissimi per la recensione

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  11. Grazie Aripug! Dipende quali sono i difetti, in questo caso (da circa metà avventura in poi) il problema diventano le fondamenta stesse del gioco. Per il resto anch'io sono molto affezionato a Abe (le premesse, l'atmosfera, l'umorismo, i varchi dimensionali, le conversazioni laconiche con i Mudokon, le manipolazioni telepatiche ecc...) andai in visibilio quando giocai la demo. Ma a volte le demo sono ingannevoli.

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  12. Io ne ho un ricordo bellissimo. E'uno dei miei giochi preferiti e all'epoca era molto molto originale (la comunicazione con i propri simili, l'ironia, lo humor nero), sinceramente lo trovai ostico ma per me era una sfida, più che un motivo di frustrazione (all'epoca molte avventure erano basate sul trial and error, eppure questo non sembrava irritare nessuno). In realtà vorrei rigiocarci, forse mi avvicinerei al tuo giudizio, o forse mi ci allontanerei ancora di più...

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  13. Ciao Semeyon! Dipende in che misura il trial and error influisce nella giocabilità. Nel caso in questione si raggiunge picchi ai limiti (e oltre) della sopportabilità. E, a questo punto, anche l'originalità e gli altri pregi soccombono. Poi aggiungici una mia scarsa predisposizione a divertirmi con queste meccaniche di gioco ed ecco il 6 che leggi sopra. Che comunque (sebbene la critica non indipendente ci abbia abituati ad una scala di giudizio demenziale in cui il 7 sta per un mediocre) equivale ad una sufficienza.

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